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PRESENTAZIONE ED OPERA

2015 - Una recente immagine dell' Artista.

Jean-Baptiste Camille Corot:

"Ricordo di Mortfontaine" (1864). Copia ad olio su tela (cm. 100 x 80) eseguita nel 1965, all' età di 20 anni, dal giovane pittore Maurizio Chianello, durante il periodo di ricerca e studio dedicato ai cromatismi ed alle tecniche utilizzate dai Maestri di allora.

David Teniers "Il vecchio": "Il baro" (1600 ca.) cm. 40 x 30.
Copia ad olio su tela eseguita nel 1961, all' età di 16 anni, dal giovane pittore Maurizio Chianello, durante il periodo di ricerca e di studio sull' opera espressa dai "Grandi Interpreti" di quel tempo.

BREVE MONOGRAFIA DELL' ARTISTA

 

Pittore e disegnatore, Maurizio Chianello nasce a Roma nel Settembre del 1945 da famiglia di artigiani. Sin dall' età di nove anni, sente già irrompere in lui l' innata spinta verso forme creative e d' espressione che l' accompagnerà per l' intero arco della sua adolescenza. Dopo essersi chiuso, dal 1960 al 1975, in una voluta “clausura” per poter meglio approfondire studi ed esperienze sulla tecnica dei grandi Maestri Fiamminghi da lui amati, esordisce nel mondo delle Arti Visive nel 1983 allestendo nella Capitale un’ importante mostra personale in Via Margutta, presso la Galleria “La Marguttiana”, dove presenta opere imperniate su complesse tematiche del vivere quotidiano, quali “Le lotte sociali”, “I drammi esistenziali”, “Le bolgie infernali” e le “Riflessioni sociali”, ottenendo notevole interesse da parte del pubblico e largo consenso dalla critica romana, per l’ originalità delle tematiche svolte. In contrapposizione alla sua naturale tendenza verso espressioni figurative rappresentate con raffinata tecnica “manieristica”, riconoscibile, fra l’ altro, nella suggestiva serie “Appunti dalla Tunisia”, usa per più di un decennio l’ indirizzo “surrealistico” come veicolo di trasposizione al fine di poter intraprendere una vera e propria crociata moralistica nei confronti delle disfunzioni della società contemporanea, additando vizi e peccati con opere di forte drammaticità, sapientemente condite da un sottile filo di polemica ironia, particolarmente visibile nella serie ad olio delle “Folli competizioni della vita”, nelle sue “Sanguigne” e nelle limitate opere seriali da lui prodotte. Inserito in oltre trenta Antologie e volumi d’ arte nonché nell’ Archivio Storico del “Kunsthistorisches Institut in Florenz” (Istituto Germanico di Storia per l’ Arte Italiana del Novecento), espone più volte a Roma, Ferrara e Napoli; è presente alle Fiere Internazionali d’ Arte di New York, Madrid e Londra con la Galleria Alba di Ferrara, partecipa a manifestazioni artistiche e collettive in varie città d’ Italia fino al 1989, anno in cui si trasferisce nell' allora Germania Federale ove apre un nuovo Atèlier nella salottiera Città di Weilheim a pochi chilometri da Monaco di Baviera. Pur continuando a produrre e presentare il suo Surrealismo, ritiene momentaneamente concluso questo ciclo e torna ben presto alla sua “pittura colta” con opere di intenso lirismo che racchiude nella serie “Momenti di vita Italiana in un interno” ed “I fascini dell’ adolescenza” e che espone in varie città della Baviera. Il successo e l’ interesse suscitato da siffatta tematica e tecnica è tale che la stampa locale, dal “Suddeutsche Zeitung”, al “Bild Zeitung” di Monaco, al “Munchner Merkur”, all’ “Isair Loisachbote”, al “Weilheimer Tagblatt”, al “Rundschau”, al “Kreisbote” ed altri, nonché alla Rivista Internazionale d’ Attualità “Agorà Europa” edita in bilingue a Berlino e diffusa anche in Austria, Svizzera ed Italia, gli dedicano continuamente ampi spazi recensivi e servizi fotografici. Ormai conosciuto ed apprezzato in tutto il Pfaffenwinchel, inaugura nel novembre del 1991, nel centro della Città che lo ospita ed a pochi metri dal Museo Civico che ne richiede le opere, la sua “Kleine Pinakotek Chianello" (Piccola Pinacoteca Chianello), una esposizione permanente al pubblico della sua produzione, quale punto di riferimento e di incontro con la sua arte, il tutto in un elegante ambiente dall' atmosfera prettamente Italiana, apprezzata e frequentata abitualmente dal Borgomastro, dal mondo culturale della Città e dalle Classi del Ginnasio Statale, quale elemento di studio. Benchè alcuni importanti impegni artistici lo trattengono continuamente sul posto, all’ inizio del 1993 chiude definitivamente la sua struttura espositiva per far rientro in Italia ed allestire in Roma il suo nuovo Atèlier ove poter meglio curare il rapporto con i suoi affezionati collezionisti che ne reclamano da tempo la presenza e dar corso a quella nuova poetica, coltivata da anni nella mente, che presenterà ai numerosi appuntamenti già pianificati nella Capitale. Questo nuovo ciclo determinerà, nel fare dell’ Artista, la più lunga e sofferta pausa di ricerca e trasposizione delle sue tematiche che lo terrà impegnato per diversi anni, interrotta solo nel 1999 dall’ elaborazione, su richiesta, di una piacevole serie di “pastelli su ruvido” dalla tematica leggera, appositamente studiata per il decoro di interni e che verrà, successivamente, tradotta in un’ emissione multipla di stampe artistiche divulgate e commercializzate, per più di un triennio, dal Catalogo della “Albor Poster 2000” di Certaldo. Nel 2001, dopo essersi mentalmente rigenerato col soggiornare per diverso tempo presso alcuni Studi allestiti nelle vicine campagne romane, si defila, volutamente, dalla scena artistica e si trasferisce a Perugia, culla delle sue radici materne, con l’ intento di ritrovare quegli stimoli ed afflati che gli dovrebbero consentire la realizzazione di una inedita serie di opere dall’ irresistibile richiamo di Fiamminga memoria. Trascorre più di due anni nel suo Atèlier umbro in meditativa solitudine fino a quando sente improvvisa la necessità di dover far rientro a Roma al fine di completare l’ architettura mentale dei cromatismi e delle tematiche sino a quel momento sviluppate. Oggi lo ritroviamo ancora impegnato nella realizzazione del suo grande progetto al quale dovrà dedicarsi per diverso altro tempo, necessario, questo, al lento e certosino completamento delle opere in cantiere che verranno poi presentate in occasione di una grande mostra “personale” in Roma che sancirà, finalmente, l’ avvenuto rientro dell’ Artista sulla scena della vita culturale Italiana.

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